Ansia e procrastinazione vanno di pari passo. Quando proviamo ansia per qualcosa tendiamo a rimandare quell’impegno. Questo processo è abbastanza chiaro per chi lo sta vivendo. Ad esempio, quando si rimanda l’esame di guida perché si teme il fallimento, oppure quando si è troppo nervosi per chiedere alla persona di cui si ha una cotta di uscire. Tuttavia, il legame ansia-procrastinazione non è sempre così chiaro per chi ne è invischiato o per chi osserva questo fenomeno dal di fuori.

Ecco cinque tipi di procrastinazione legati all’ansia che sono spesso ignorati o fraintesi. Mentre leggi gli esempi, chiediti se qualche impegno che stai rimandando si riferisce ad uno di essi. Alla fine dell’articolo, spiegherò perché riconoscere la tua ansia può essere di aiuto e fornirò alcuni suggerimenti.

1 – Quando incolpi qualcun altro per la tua procrastinazione.

L’ansia può manifestarsi nei modi tipici o può essere confusa con rabbia e disperazione. Se c’è qualcosa che stai rimandando a causa dell’ansia, potresti ritrovarti a incolpare il tuo partner, i tuoi colleghi di lavoro o i tuoi genitori.

Chi ti sta attorno potrebbe contribuire al tuo problema o mettersi di mezzo, ma colpevolizzare gli altri per i tuoi ritardi potrebbe nascondere la tua reale responsabilità e darti una scusa per non mettere in atto i comportamenti corretti che ti sono disponibili nel tuo repertorio di competenze.

2 – Quando ti senti in ansia per un’attività per quale hai molta esperienza.

A volte le persone si preoccupano di completare le attività per le quali hanno molta esperienza, in particolare se è trascorso un po’ di tempo dall’ultima volta che hanno svolto l’attività, se la posta in gioco è più alta o la valutazione del loro lavoro assumerà una forma diversa rispetto al solito.

Nota quando sei in ansia per le attività che hai già svolto molte volte in precedenza e chiediti che cosa rende l’attività diversa questa volta. Per identificare le attività che rientrano in questa categoria, pensa alle competenze di base coinvolte in un’attività, come compilare un modulo o studiare per un test, anche se i dettagli o i domini sono diversi.

Per individuare una visione più realistica della situazione, puoi ricordare a te stesso tutte le le volte che in passato sei riuscito a risolvere con successo compiti simili a questo.

3 – Quando l’ansia per un piccolo aspetto di un progetto sta bloccando i tuoi progressi sul suo intero sviluppo.

Potresti non sentirti ansioso per tutti gli aspetti di un’attività, ma forse ti senti nervoso solo per un aspetto o per alcuni aspetti. Ad esempio, potresti non voler effettuare una telefonata ma il resto delle attività non sono particolarmente snervanti una volta superato questo passaggio.

4 – Quando provi un forte risentimento per dover svolgere il compito.

L’ansia si mimetizza quando altre emozioni che stai vivendo sono dominanti. Quando, per esempio, provi risentimento generale per qualcosa che devi fare che non riguarda una persona specifica.

Ad esempio, quando provi risentimento per aver svolto aspetti di un’attività che sembrano una perdita di tempo o quando devi rispettare un sistema o procedure che non sembrano logiche, giuste o adeguate. Quando le persone ansiose si sentono intrappolate in un sistema che non funziona per loro, possono innescare il loro senso generale di disadattamento e la loro ansia al riguardo. Oppure, quando qualcuno è molto ansioso di rispettare perfettamente tutte le regole, le procedure che sentono onerose possono scatenare ansia di raggiungere la perfetta conformità a cui mirano.

5 – Quando l’ansia si manifesta come perfezionismo.

Le persone ansiose a volte rispondono alla loro ansia con il perfezionismo. Quando c’è qualcosa che vogliono ottenere davvero e nel modo corretto, tendiamo a organizzare l’attività in modo esageratamente minuzioso. Ciò può trasformare un’attività che potrebbe essere del tutto gestibile, se mantenuta ad un livello ragionevole, in una versione completamente opprimente e che di conseguenza innesca procrastinazione. Spesso la persona ansiosa non vede che il modo in cui si approccia ad un compito è esagerato rispetto a come la maggior parte delle persone lo condurrebbe. Non si rendono conto che il compito di base in sé non è così difficile come quello in cui lo hanno trasformato.

Perché riconoscere l’ansia può aiutare

Se ritieni che la tua ansia sia esagerata ci sono varie strategie per superarla. Ci sono molti libri e risorse disponibili on line per aiutarti; fino ad arrivare, nei casi più severi, a richiedere un aiuto ad uno specialista della gestione dell’ansia. Ad esempio, è possibile suddividere un’attività in blocchi più piccoli per renderla più gestibile. Ti sentirai ancora ansioso, ma fare piccoli pezzi di attività alla volta può aiutarti a viverli come più tollerabili. Per esempio, un mio paziente, trova che l’esercizio fisico lo aiuti ad affrontare le settimane in cui svolge compiti che scatenano la sua ansia. A volte esegue anche attività al telefono mentre cammina lentamente sul tapis roulant!

Se stai incolpando gli altri per la tua procrastinazione, allora riconoscere il ruolo della tua stessa ansia può aiutarti a prenderti la responsabilità e dare una marcia in più al tuo lavoro. A volte parlare della tua ansia può aiutarti a conversare in modo produttivo su problemi che devono essere risolti, ad esempio quando prendi decisioni con il coniuge o il partner. Esprimere la vulnerabilità può indurre altre persone a rispondere in modi più premurosi, a condizione che non si abusi di questa strategia.

Riconoscere la tua ansia può aiutarti a essere più auto compassionevole. Invece di biasimarti per la tua procrastinazione, puoi trattarti gentilmente su qualunque cosa che stai cercando di risolvere. Ci sono momenti in cui è anche opportuno chiedere supporto per superare un compito che provoca ansia, specialmente se si tratta di un’area in cui generalmente non si cerca aiuto.

dott. Giovanni Zanusso – Psicologo psicoterapeuta