Diversi tipi di dolore

Il dolore è un’esperienza che si sperimenta già nell’infanzia ed è comune a tutte le persone. La IASP (International Association for the Study of Pain, 1986) definisce il dolore come “un’esperienza sensoriale ed emotiva spiacevole associata a danno tissutale, in atto o potenziale, o descritta in termini di danno”.

È importante distinguere il dolore acuto dal dolore cronico: il dolore acuto ha un’utilità in quanto ha lo scopo di avvisare su un possibile danno fisico e quindi promuovere la sopravvivenza umana;  quando il dolore persiste per più di 3-6 mesi  viene definito dolore cronico, perde la sua funzione biologica adattiva e diventa esso stesso una “malattia” rischiando di alterare la qualità di vita.

Dolore cronico e vita quotidiana

Persone che soffrono di dolore cronico spesso riportano che il dolore interferisce con diversi aspetti della vita che possono essere divisi in due grandi categorie:

1) Attività : il dolore può impedire lo svolgimento regolare di attività lavorative e/o sociali. A causa del dolore le persone evitano  situazioni che potrebbero determinare un peggioramento del dolore stesso, o  fanno troppe cose tutte in una volta prima che il dolore peggiori. Questi due atteggiamenti possono a loro volta peggiorare e mantenere il dolore.
Prova a rispondere sinceramente alle seguenti domande:

  • Il dolore ha un’influenza sulla tua vita quotidiana?
  • Il dolore interferisce con la tua capacità di lavorare ?
  • Quando hai dolore, tendenzialmente cosa fai?
  • Hai limitato il tuo livello di attività a causa del dolore?

2) Pensieri ed emozioni: il modo in cui si pensa (es: “non ci riesco più!”, “quando finirà?”) e le emozioni che si provano (es: tristezza, rabbia ecc.) possono avere un forte impatto nella propria esperienza di dolore. Emozioni  o pensieri negativi tendono ad aumentare l’attenzione sul dolore, facendolo notare ancora di più.
Prova a rispondere sinceramente alle seguenti domande:

  • Come ti senti emotivamente nei giorni in cui hai più dolore?
  • La rabbia, la frustrazione o la tristezza possono aumentare il tuo dolore?
  • Quali sono i tuoi pensieri quando hai dolore?

Il circolo vizioso del dolore cronico

 

Come gestire il dolore cronico

  1. Accettare il dolore: questo non vuol dire arrendersi al dolore, ma riconoscere    che è più utile assumere un ruolo attivo per una migliore gestione del dolore;
  2. Il ritmo giusto: bilanciare e suddividere il lavoro e le altre attività quotidiane in modo equilibrato, inserendo delle pause prima di sentirne la necessità;
  3. Rilassamento: imparare a praticare un’attività di rilassamento;
  4. Praticare attività fisica: scegliere un’attività fisica (es: camminare, fare stretching), iniziarla gradualmente e aumentarla gradatamente aiuta a tonificare i muscoli e favorire il benessere fisico e psichico;
  5. Pensieri ed emozioni: imparare a riconoscere e gestire i pensieri e le emozioni associati al dolore aiutano a diminuire l’attenzione sul dolore e ad aumentare il benessere fisico e psichico.

 

Rivolgersi ad uno psicoterapeuta cognitivo – comportamentale o uno psicologo esperto in terapia del dolore può aiutarti a sviluppare e potenziare le abilità necessarie per gestire al meglio il dolore cronico permettendoti di ridurre problemi legati allo stesso e aumentare la tua qualità di vita.

dott.sa Giulia Demo