Le persone spesso mi chiedono la differenza tra stress ed ansia. I termini molte volte sono usati in modo intercambiabile. Potreste persino chiedervi se c’è realmente qualche differenza. La vita moderna è così piena di impegni che le sensazione di stress ed ansia sono parte integrante della vita quotidiana.

La risposta è sia semplice che complicata. Sì! Ci sono differenze, sia in termini di definizione e che sotto l’aspetto clinico, ma, ansia e stress, sono molto più simili di quanto possa apparire.

Qual è la definizione di stress

Lo stress, un termine coniato da Hans Selye negli anni ’30, era originariamente definito come “una risposta aspecifica del corpo a qualsiasi richiesta di cambiamento“. Lo studioso credeva che la pressione data dallo stress genera la motivazione di cui abbiamo bisogno per adeguare il nostro comportamento alle richieste ambientali. Lo stress può essere buono o cattivo.

In una comprensione più ampia e moderna, il Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali (DSM-5) definisce lo stress come:

“Lo schema di risposte specifiche e non specifiche che una persona mette in atto a seguito di eventi stimolo che disturbano il suo equilibrio o lo mettono a dura prova o eccedono la sua capacità di farne fronte”.

Fondamentalmente, lo stress ha a che fare con il modo in cui affrontiamo gli stimoli che ci riguardano. Gli stimoli possono essere esterni o interni e il modo in cui li affrontiamo può essere definito esternamente dagli altri o dalla nostra stessa percezione. Indipendentemente da come vengono definite queste variabili, quando le nostre risorse (è cioè la capacita di far fronte allo stimolo) sono sotto pressione, viene generato lo stress. Maggiore è la pressione, maggiore sarà lo stress.

Qual è la definizione di ansia

L’ansia tende ad essere generata internamente e ha a che fare con la nostra percezione di ciò che ci verrà richiesto e le nostre risorse per far fronte alle richieste. Ha a che fare con al valutazione interna del rischio dell’evento stressante, il suo potenziale impatto su di noi e, soprattutto, le sensazioni e le emozioni generate. Cosa potrebbe accadere? Posso gestirlo? Ho quello che serve? Cosa succede se non ce la farò?

Le definizioni cliniche dell’ansia si concentrano sul disagio emotivo che circonda un potenziale evento negativo, non necessariamente una reazione allo stimolo stesso. DSM-5, ad esempio, definisce l’ansia come:

“L’apprensione anticipatoria di un pericolo futuro accompagnata da un sentimento di preoccupazione, angoscia e/o sensazioni somatiche di tensione. Il focus del pericolo può essere interno o esterno.”

Lo stress solitamente è generato esternamente, mentre l’ansia internamente.

Lo stress tende ad essere generato dalla sensazione di pressione data dalla quotidianità (pensare alle scadenze di lavoro, alla richiesta di un amico, al traffico che ti rallenta, ecc.). Mentre l’ansia tende ad avere a che fare con le nostre sensazioni riguardo ad un evento potenziale e su come lo affronteremo (sarò in grado di gestirlo? Posso farlo? lo voglio fare?). Se lo stress si riferisce fondamentalmente alla nostra esperienza quando siamo sotto pressione, l’ansia si riferisce ai nostri sentimenti riguardo a quell’esperienza.

Lo stress viene solitamente vissuto nel presente, mentre l’ansia vive nel futuro.

Lo stress tende ad essere situazionale e si riferisce a una domanda presente e reale. Il nostro capo si aspetta che noi rispettiamo una scadenza, il nostro coniuge si aspetta che noi prendiamo gli indumenti al lavasecco, il nostro bambino si aspetta che lo prendiamo a scuola, un cliente si aspetta che consegniamo un prodotto. Ci sentiamo sotto stress mentre facciamo ciò che è necessario per soddisfare le esigenze della vita. Si tratta di fare.

L’ansia tende ad essere rivolta al futuro, su cosa potrebbe accadere, e su come ci sentiamo. Il dizionario definisce l’ansia come “paura o nervosismo per ciò che potrebbe accadere”. L’ansia è un costrutto cognitivo su una possibilità futura, mentre lo stress è vissuto come qualcosa che sta accadendo ora.

Lo stress è sentito come situazionale, mentre l’ansia come personale.

Poiché lo stress è spesso concepito come relativo ad una pressione esterna, spesso è vissuto come situazionale e quindi fuori dal nostro controllo. In questo modo, lo stress raramente genera sentimenti di responsabilità o vergogna. Lo stress a volte è anche culturalmente apprezzato come distintivo d’onore o status symbol (se una persona è molto stressata vuol dire che si sta dando molto da fare). L’ansia, d’altra parte, non è associata né ai sentimenti di orgoglio né di competenza. Invece, l’ansia viene solitamente vissuta come una debolezza, un fallimento e quindi qualcosa di cui vergognarsi.

Lo stress e l’ansia condividono somiglianze nelle reazioni fisiologiche.

Eppure, nonostante le differenze di definizione, cliniche e culturali, lo stress e l’ansia sono fisiologicamente molto simili. Nella loro massima intensità, condividono la reazione difensiva di sopravvivenza, comunemente conosciuta come risposta di lotta o fuga, che scatena una cascata di cambiamenti fisici lungo l’asse ipotalamo-ipofisi-surrene (HPA) preparando il corpo alla minaccia. L’attenzione viene acuita, l’energia viene potenziata, l’ossigeno aumenta, preparando il corpo all’azione. Mentre l’intensità della risposta alle minacce può variare, l’esperienza di stress e ansia nei nostri corpi è più o meno la stessa, quasi indistinguibile fisiologicamente.

Il significato di stress e ansia dipende da come noi li definiamo.

Il potere del nostro pensiero quando si ha a che fare con stress e ansia non può essere sottovalutato. Con lo stress e l’ansia che condividono la stessa impronta fisiologica, la differenza sta nel modo in cui definiamo la nostra esperienza. Etichettare la nostra esperienza vissuta significa costruire le nostre emozioni. Possiamo dire che siamo stressati per un progetto al lavoro, o che siamo ansiosi per un progetto al lavoro. Il significato per ciascuno potrebbe essere lo stesso, o radicalmente diverso. L’unica cosa che distingue queste due descrizioni è ciò che ciascuna di queste parole significa per noi e per gli altri. Per alcuni, queste parole significano la stessa cosa, o qualcosa di simile. Ma per altri ansia e stress possono essere molto diversi. Capire che abbiamo il controllo sul modo in cui definiamo la nostra esperienza può essere un potente strumento per gestirlo.

Mentre ci sono importanti differenze concettuali tra stress e ansia, ci sono anche molte somiglianze, tra cui l’interazione e la sovrapposizione tra di esse. Lo stress di una scadenza lavorativa oggi può alimentare l’ansia per le scadenze future, lo stress del traffico di questa mattina può farti preoccupare di come gestirai il resto della giornata.

Inoltre, ci sono differenze individuali nel modo in cui pensiamo allo stress e all’ansia, e in che modo definiamo la nostra esperienza. Secondo i modelli scientifici più recenti, la nostra esperienza verso le emozioni viene preceduta dal nostro pensiero e da come le definiamo. Mentre etichettiamo ciò che stiamo vivendo, lo abbiamo già creato.

La grande novità è che siamo noi a controllare come etichettiamo la nostra esperienza, che a sua volta può trasformare il modo in cui la viviamo. Alla fine, la differenza tra stress e ansia ha più a che fare con il modo in cui li definiamo nella nostra vita che con ciò che significano tecnicamente. Il modo in cui pensiamo la nostra esperienza è ciò che conta di più.

dott. Giovanni Zanusso – Psicologo psicoterapeuta